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La dittatura della mediocrità : Onzo è uno specchio...

Olio su tela , XVII secolo, cm 74 x 78 circa. Mi rendo conto di mettere a dura prova la pazienza di chi pensasse di leggere questo articolo, ma la vita non si risolve in un tweet..Se avrete la pazienza di leggere l’intervento che segue, che abbiamo presentato durante l’ultimo Consiglio Comunale di Onzo, troverete connessioni ben più grandi. Rifiuti, siccità, abusi di potere… l’aspetto sorprendente é che siamo arrivati al punto in cui non basta più nemmeno una pubblica denuncia presentata in una sede così importante come un Consiglio Comunale, la descrizione di uno scenario che parte dal falso in atto pubblico, dall’interesse privato in atti d’ufficio per denunciare un contesto più ampio che riguarda l’opacità del sistema di connessione tra politici e mondo dello smaltimento dei rifiuti ( e non solo ). Nonostante siano fatti noti, che io li dichiari pubblicamente da anni assumendomene la responsabilità, nonostante diversi Esposti a due Procure della Repubblica ( tuttora in essere da anni e quindi oggetto di accurate indagini ) nessun giornalista finora ha ritenuto di andare a vedere la fondatezza delle mie denunce, che vanno ben oltre la “pistola fumante”, i fatti di Onzo. Onzo è lo specchio che riflette un andazzo ben più diffuso, pur essendo solo un piccolo paese di circa duecento abitanti, aggrappato alle montagne liguri. E' una periferia dell'impero, poco nota e poco considerata. Non ha le stesse opportunità di luoghi più centrali; c'è solo un locale pubblico, il nostro, e chi ci conosce sa quanta fatica abbiamo fatto per aprirlo davanti all'aperta ostilità della Amministrazione Comunale; non c’è nessuna struttura ricreativa o sportiva a parte il campetto della Parrocchia, che il Sindaco voleva trasformare in parcheggio. In compenso ha gli stessi problemi delle "capitali" dell'impero della mediocrità..Genova, Roma, Brussels, anzi in qualche modo le riflette in modo spietato, perché la dimensione microscopia del luogo rende ancora più clamoroso, volgare ed incomprensibile quell'insieme di comportamenti assunti da chi comanda ( non governa, comanda..) che chiamo da tempo deriva teardista e dittatura della mediocrità. A chi non ricorda cosa fu lo scandalo Teardo, rammento che fu il primo clamoroso esempio corruttivo di un intero sistema di potere, che trasformò l'amministrazione della Cosa Pubblica in affari lucrosi e illegali. Fu il primo, clamoroso esempio di mercificazione di diritti e di valori, di occupazione di ogni sede pubblica e privata dove fossero disponibili danari destinati a servizi per i cittadini, da dirottare nelle tasche di chi comandava e dei loro sodali. E tutto divenne, sempre di più, merce destinata ad arricchire pochi: edilizia, sanità, rifiuti, cultura...finanche la Resistenza! La stessa struttura della Democrazia Costituzionale, costruita e conquistata anche su queste montagne con il sangue di tanti ragazzi Partigiani, iniziò ad essere svuotata, divorata dall'interno fino a diventare rischiosamente un involucro sempre più sottile, privo di quella autorevolezza che rende accettabile e condiviso l'esercizio dell'autorità. L'aumento inesorabile e sempre più significativo dell'astensionismo ne è la prova più evidente. E dovremmo ricordare cosa successe negli anni trenta del secolo scorso, cosa produsse una democrazia corrotta, autoreferenziale, mediocre e insensibile ai problemi reali. Siamo sempre più trattati come servi della gleba da vassalli, valvassini e valvassori sempre più mediocri ed arroganti. C'è una gigantesca, metastatizzata questione morale e la vera emergenza è questa, da qui nasce l'incapacità di affrontare problemi epocali come quelli che stiamo vivendo, anche alla periferia dell'impero: degrado dell'ambiente, migrazioni, violenza e guerre... Ecco perché penso che i problemi di Onzo possano, debbano interessare a chiunque abbia a cuore un futuro di libertà, pace e prosperità. Mi piace far parlare le immagini. Parlano, e quando sono belle parlano ancora più incisivamente. Ho scelto per questa mia personale, pericolosa e apparentemente inutile battaglia, un dipinto seicentesco che racconta il suicidio di Catone l’Uticense, ultima testimonianza disperata ed onorevole di resistenza alla fine della Repubblica Romana provocata da Cesare. Ovviamente non è una scelta che condivido e men che meno consiglio. Ma fa riflettere. La banalità del male si nutre sopratutto di viltà e indifferenza. E io odio gli indifferenti. " Desideriamo in questa sede depositare un documento che contiene alcune considerazioni e domande per le quali attendiamo formali risposte. Lo facciamo all’inizio del Consiglio perché non intendiamo partecipare al proseguio dei lavori. I colleghi Marmentini e Olivieri mi hanno quindi incaricato di leggere e depositare questo documento e di abbandonare la seduta. Iniziamo dalla cosiddetta vicenda SAT, per la quale Lei ha convocato un Consiglio Straordinario poi disdetto due giorni prima della data prevista. Circa la Sua risposta alla nostra interpellanza in merito a detta vicenda, dobbiamo riscontrare alcuni fatti: 1) Innanzitutto rileviamo alcune palesi incongruenze: Lei dichiara di avere ricevuto, in prima istanza, richiesta di approvare Statuto e patti para sociali entro il 12 giugno, ma ha convocato il Consiglio per il 16, quindi con quattro giorni di ritardo rispetto alla scadenza prevista. Lei dichiara anche di avere proceduto alla revocata del Consiglio dopo chiarimenti “per le vie brevi”. Non risulta allo scrivente che atti istituzionali così rilevanti si possano fare e disfare “per le vie brevi” , non fosse altro che per rispetto verso i Rappresentanti dei Cittadini che non sono palette da far alzare su comando ma soggetti senzienti. Sempre a Suo dire, il crono programma della Provincia prevederebbe l’ingresso in SAT di Onzo il giorno 01/10/2023. Nel medesimo documento, Lei dà per scontato l’acquisto delle quote SAT avendo deliberato in questo senso in sede di Giunta, e considera quindi il passaggio in Consiglio Comunale una mera comunicazione. Questa impostazione è a nostro avviso profondamente lesiva della natura stessa di un organismo eletto dai cittadini qual’è il Consiglio Comunale, che dovrebbe essere innanzitutto il luogo deputato alla analisi preventiva delle scelte effettuate sulla base del mandato popolare. Il fatto è ancora più grave visto l’argomento. Lo smaltimento dei rifiuti è infatti un ambiente permeato pesantemente dalla presenza di opacità, interessi privati quando non di malavita organizzata. La stessa Società nella quale Lei pare voglia portare la Sua, la nostra Comunità senza un minimo di discussione, è oggetto di diverse indagini giudiziarie. 2) La nostra interpellanza conteneva altre precise domande. Le abbiamo chiesto, ad esempio, se il Palazzo Comunale è stato visitato recentemente da Rappresentanti delle Istituzioni. Non essendo il Comune il salotto di casa Sua, dove ovviamente Lei riceve chi desidera, ma la Casa della Comunità che Lei temporaneamente rappresenta, ( e preciso di tutta la Comunità, compresi i rappresentanti di chi non l’ha votata ) questa riposta è dovuta, così come è Suo obbligo informare la minoranza e l’intero paese nel caso esistano procedure, atti o ispezioni riguardanti l’attività dell’Amministrazione e dei suoi Rappresentanti . Questo le abbiamo chiesto, senza ottenere risposta. 3) Le abbiamo chiesto chiarimenti formali circa un Atto in nostro possesso, relativo alla Sua richiesta presentata in data 28.04.21 alla Procura della Repubblica di Savona , nel quale Lei, definendosi parte offesa in un procedimento relativo alla vicenda Pro Loco, nominava - “ quale Sindaco e Rappresentante Pro Tempore del Comune di Onzo” - proprio difensore di fiducia l’ avv.to Gianluca Nasuti di Savona . Di quell’atto, non c’è traccia in Comune. Le implicazioni sono potenzialmente gravissime, e la chiarezza sarebbe d’obbligo sopratutto nel Suo interesse. Innanzitutto ci spieghi se e quando decise di considerarsi parte lesa nella vicenda Pro Loco, ed in quale atto ciò risulta. Nel procedimento penale per il quale Lei chiese l’accesso agli atti la parte lesa non era Lei.. Poi, avendo avanzato la richiesta in qualità di Sindaco pro tempore e rappresentante legale del Comune di Onzo, non può non esistere nessuna forma di traccia negli atti comunali. Anche se, ad esempio, l’Avvocato Nasuti avesse deciso di difenderla gratuitamente, agendo Lei in nome e per conto del Comune di Onzo una traccia formale dovrebbe esistere, anche per evitare la creazione di una posizione debitoria della Amministrazione. E’ certamente la nostra ignoranza ad impedirci di comprendere, anche perché i fatti coinvolgono uno stimato ed affermato Professionista, che tra l’altro ricopre anch’egli la carica di Sindaco ed è un autorevole politico. Lei ci fatto rispondere per ben due volte dalla Segretaria Comunale, in modo per altro a nostro avviso insufficiente ed incongruo. Ma la risposta chiara la attendiamo da Lei, è Lei che ha ricevuto un mandato plebiscitario dai cittadini di Onzo, e non la Signora Segretaria. Venendo ad oggi, il Sindaco Bottello ci ha convocato chiedendoci di alzare ancora una volta la mano per ratificare Atti Burocratici mai preceduti in questa sede - che è quella deputata- da analisi, discussioni, chiarimenti. Eppure l’approvazione di un Bilancio è un atto fondamentale per la vita di una Comunità. Lì dovrebbe esserci scritto cosa Lei ed i suoi Colleghi avete fatto e cosa volete fare per il bene del nostro paese, come avete affrontato i problemi, come pensate di risolverli. Non ci pare, purtroppo, che i problemi reali di Onzo siano considerati nella Sua Attività. Vogliamo parlare di siccità? Sono anni ormai che le chiediamo cosa intende fare oltre ad ordinanze di interruzione dell’erogazione dell’acqua. Non ci ha risposto nel merito quando le abbiamo chiesto come agisce sulle perdite dell’acquedotto, non ci ha risposto nel merito circa l’individuazione e l’attivazione di nuove sorgenti captive. Cosa ha fatto, concretamente, oltre alle ordinanze di chiusura dell’acqua potabile? Vogliamo parlare di lavori pubblici? A seguito della nostra ultima interpellanza avete fatto rimuovere i pericolosi ostacoli esistenti nell’area del Parco Giochi e finalmente apposto sulle transenne una comunicazione ai cittadini circa i lavori che intendete realizzare in quell’area. Si tratta di un impegno di spesa importante, circa 150.000 euro. Quando spiegherete ai cittadini cosa avete deciso realizzare in quell’area? Avete affidato i lavori alla medesima Impresa che ha realizzato recentemente poche decine di metri di selciato e pertinenze in prossimità del Palazzo Comunale, pagati molte decine di migliaia di euro. E’ un cantiere infinito. Ancora pochi giorni fa, nonostante la dichiarazione di fine lavori, persisteva una ingombrante mole di materiale edile. Quel cantiere ha bloccato per mesi la via principale del paese posta tra l’ambulatorio del Medico e le Poste, obbligando i cittadini a fare lo slalom tra buche e pericolosissime passerelle in legno certamente non a norma. Avete vigilato sulla sicurezza del cantiere, sul rispetto di tempi e normative, tratto le dovute conseguenze da questa attività? Quanto tempo resterà inagibile il Parco giochi, che è stato inspiegabilmente chiuso già per molti mesi dopo la sua realizzazione? A proposito dell’antico palazzo Comunale, non ci avete ancora spiegato quali provvedimenti avete adottato dopo il crollo rovinoso avvenuto tempo fa dell’intonaco della volta posta sulla pubblica via. Se in quel momento fosse passato qualcuno - e come sapete il luogo è molto transitato - sarebbe stata una tragedia, aggravata dal fatto che quell’intonaco era stato realizzato da pochi mesi. E’ un fatto che implica responsabilità civili e penali. dell’Amministrazione, della Direzione Lavori, dell’Impresa. Avete attenzionato le Autorità Competenti? Vogliamo parlare di progetti per il futuro? Che fine hanno fatto, ad esempio, i famosi sette parcheggi che voleva realizzare nel Campetto della Parrocchia, e che sarebbero costati solo di progettazione oltre quarantamila euro? Dal progetto relativo all’area Fontani - Chiesa sono spariti. Ne resta solo uno solo, destinato ai disabili, vicino al Cimitero, e avete previsto dissuasori che impediranno l’accesso al resto del Solaio. Ciò significa che scompare l’unico parcheggio di una zona densamente abitata e frequentata, visto la presenza della Parrocchia e del Cimitero , con il prevedibile risultato che il selciato della Chiesa, già oggi impropriamente usato per parcheggiare auto e veicoli commerciali, sarà oggetto di sosta ancora più selvaggia. Eppure il luogo ideale per realizzare un ampia area di sosta di cui potrebbe godere l’intero paese esiste, e ve l’abbiamo segnalato: è il grande campo adiacente al Cimitero, a monte della strada del Solaio. E’ di proprietà privata, come lo è il Campetto, ma a differenza di quest’ultimo non è uno spazio di uso pubblico. Lei era pronto a privare i ragazzi di Onzo dell’unico luogo di ritrovo esistente in paese, perché non prende in considerazione l’idea di espropriare quel campo? Su questa specifica domanda aspettiamo una precisa risposta che siamo certi Lei avrà, anche per allontanare il sospetto che esista un Suo interesse privato. Date l’impressione di procedere in modo estemporaneo, senza una visione sui problemi reali del paese e sulle sue prospettive, mettendo in campo lavori pubblici pagati profumatamente che sicuramente arricchiscono progettisti e imprese, ma non appaiono altrettanto vantaggiosi per la comunità. A questo proposito , perché scegliete sempre gli stessi progettisti, le stesse ditte? Silenzio, solo silenzio e qualche risposta profondamente incompleta. E a proposito di silenzio torno a chiedere ai suoi colleghi di Giunta e di Consiglio se il fatto di non essere in tutti questi anni mai intervenuti in una seduta del Consiglio, nemmeno una volta, nemmeno con poche parole, sembra loro normale. Venite, alzate la mano e ve ne andate. Pensate che sia questo il mandato che vi hanno affidato in modo così plebiscitario i nostri concittadini? Troppe opacità, troppo incongruenze, troppi silenzi caratterizzano la vostra gestione. per questo, come nel passato, chiediamo l’intervento delle Autorità Competenti in materia di vigilanza sulle attività delle Pubbliche Amministrazioni, in ogni sede civile e penale. La democrazia non è un fatto puramente formale, è partecipazione reale, capacità di ascolto e discussione. Altrimenti diventa una pericolosissima farsa. E a questa farsa questa sera, nel momento più importante della vita di un Comune, noi non intendiamo partecipare. I consiglieri del gruppo “ Insieme possiamo fare Onzo Grande” Giuliano Arnaldi Andrea Marmentini Claudio Olivieri Il documento è agli atti del Comune di Onzo.

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