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DIARIO

25 luglio 2018
denaro e sogni...
Ognuno di noi si misura con il danaro. Chi ce l’ha e chi non ce l’ha. La prima categoria ha problemi prevalentemente morali e psicologici: mi vorranno bene per ciò che sono o per ciò che ho, eccetera.
La seconda problemi più concreti, e di sopravvivenza. 
Questa è la categoria più affollata, anche se molto articolata.
C’è la zona grigia, i cosiddetti benestanti, quelli che pensano di avere abbastanza soldi per affrontare qualunque problema. Purtroppo per loro basta un cancro qualsiasi, un parente scellerato, un investimento sbagliato o semplicemente una congiuntura economica difficile, per piombare nel girone più basso..
In quel girone ci sono i poveri veri, quelli che non riescono a sopravvivere e quelli che ci riescono a fatica.
Conoscendo bene  questo girone penso che il problema più serio ( e insieme l’opportunità più grande) sia che ti misuri costantemente con il valore dei tuoi sogni.
Vendo il libro abbastanza raro da valere una buona spesa al supermercato?
Vendo l'oggetto  abbastanza raro da valere 10, 100 buone spese al supermercato?
Con esso venderò la speranza?

Ecco il problema vero: l’impoverimento da materiale si fa morale. Smetto di sognare. Ma se smetto di sognare sono morto…

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