ATA, TPL… sigle che identificano pubblici servizi fondamentali come rifiuti e trasporti, e società che hanno il dovere di gestire tali servizi al meglio. Fino ad oggi a capo di queste società sono stai messi politici scelti da altri politici. E’ un percorso formalmente corretto: i cittadini scelgono Sindaci, essi devono scegliere Amministratori. Ma quei servizi hanno funzionato? Funzionano? La risposta è sotto gli occhio di tutti e quindi la domanda è: la politica è stata all’altezza di governare settori così strategici per i cittadini? Il problema diventa più ampio, non è più “solo” ( si fa per dire…) il funzionamento dei servizi. E’ legittimo domandarsi se le nomine sono state fatte nell’interesse della Cosa Pubblica, cioè se i politici che hanno scelto altro politici hanno messo in campo il meglio possibile o se tali nomine sono servite per compensare equilibri di potere interni, e sempre più personali. E’ legittimo domandarsi se il mezzo - l’esercizio del sottogoverno - non sia diventato fine. Ma questa domanda si infrange contro un muro di gomma, nonostante una crisi profonda di molte Autorità sempre meno Autorevoli : abbiamo già archiviato il caso Magistratura? archivieremo rapidamente il caso Baroni Universitari? Parliamo di giustizia e di istruzione, non di bazzeccole..ingenuamente sogno un bimbo che alzi il dito e dica , come nella favola “i Vestiti nuovi dell’imperatore”, che il Re è nudo…ma in un paese dove i vecchi rubano il futuro ai giovani bambini se ne fanno sempre meno.
Olio su tela , XVII secolo, cm 74 x 78 circa. Mi rendo conto di mettere a dura prova la pazienza di chi pensasse di leggere questo articolo, ma la vita non si risolve in un tweet..Se avrete la pazienza di leggere l’intervento che segue, che abbiamo presentato durante l’ultimo Consiglio Comunale di Onzo, troverete connessioni ben più grandi. Rifiuti, siccità, abusi di potere… l’aspetto sorprendente é che siamo arrivati al punto in cui non basta più nemmeno una pubblica denuncia presentata in una sede così importante come un Consiglio Comunale, la descrizione di uno scenario che parte dal falso in atto pubblico, dall’interesse privato in atti d’ufficio per denunciare un contesto più ampio che riguarda l’opacità del sistema di connessione tra politici e mondo dello smaltimento dei rifiuti ( e non solo ). Nonostante siano fatti noti, che io li dichiari pubblicamente da anni assumendomene la responsabilità, nonostante diversi Esposti a due Procure della Repubblica ( tuttora in esse
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