Passa ai contenuti principali
IL MIO 8 SETTEMBRE

l'ho passato con un cartello in mano e una semplice scritta: io Giuliano sto coi migranti. Non ero solo, anzi ad Albenga eravamo in parecchi, come in altri luoghi. Ci ho pensato parecchio prima di scegliere, perché scegliere una categoria è potenzialmente riduttivo. Ma ci sono momenti in cui la scelta si impone. I migranti sono l'emblema del debole, talmente debole da essere vilipeso, aggredito e insultato anche da chi pensa di essere appena meno debole di lui. Sono l'emblema del diverso che obbliga a riflettere su ciò che siamo  oltre gli slogan. Sono la prova vivente di secoli di sfruttamento e ruberie...le loro materie prime le rubiamo noi da secoli...Sono la soglia inimmaginabile fino a poco tempo fa di dove può finire la dignità e la decenza. Sono un test spietato su quanto può essere facile essere codardi, girare la testa dall'arta parte sapendo che davanti alle nostre italiche spiagge ci sono bimbi vestiti di rosso dalle loro madri affinché siano più visibili se cadono in mare...
La politica non c'entra, c'entra essere umani...e senza  dignità non c'è umanità: ma le singole coscienze non si addormentano...oggi, come l'8 settembre del 1943...

Commenti

Post popolari in questo blog

COSE DELL'ALTRO MONDO. Opere provenienti da dove sorge il Sole

“ Si vuole che la parola Asia derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa (Ereb), Paese d'Occidente; ma tale etimologia è tutt'altro che sicura, e l'origine del nome Asia, come quella di gran parte dei nomi geografici antichi, è da considerarsi tuttora ignota.” ( treccani.it)   La Storia sta rimescolando le carte, ed Ereb sembra perdere la partita. Senza addentrarci in complesse analisi geopolitiche appare evidente la crisi del nostro mondo, crisi morale prima che economica. Non facciamo più figli, non crediamo più a nulla che non sia spettacolo e merce.. Il “deus ex machina” (1) che Euripide e gli altri tragediografi Greci facevano apparire in momenti in cui la rappresentazione del dramma richiedeva un intervento divino autorevole e risolutore, oggi è il nome di un progetto usato in Svizzera per definire un inquietan...

Topeng, la forma formante / TOPENG, THE FORMING FORM

Bali, e l’Indonesia in generale, pagano con la notorietà turistica il prezzo della sottovalutazione di una storia millenaria e suggestiva. Una delle forme più banalizzate ma profonde della tradizione di quei popoli è la danza tradizionale. I turisti frettolosi che fotografano quella fantasmagorica performance fatta di suono, colore, immagine probabilmente non sanno che ogni volta viene messa in scena la creazione del mondo, lo scontro tra forze primordiali incarnate nella lotta eterna tra il bene e il male. E la maschera e’ protagonista.
In realtà Topeng non definisce esattamente il termine maschera, ma più in generale una precisa forma di teatro drammatico che è insieme una cerimonia liturgica spettacolarizzata. Significa pero’ letteralmente “qualcosa premuto contro il viso” ad implicita dichiarazione della relazione intima tra la maschera, chi la indossa e ciò che insieme evocheranno. L’oggetto in sé ovvero il legno scolpito e dipinto, si chiama Tapal. E’ realizzata con il pule, le...

Giappone Ancestrale: le bambole kokeshi / Kokeshi dolls

Una forma decisamente minimalista: una testa anch’essa stilizzata posta su un tronco cilindrico, privo di riferimenti a braccia, gambe e piedi . Un decoro realizzato manualmente, molto vivace e simbolico. Le Kokeshi giapponesi, bambole di legno fatte a mano, devono probabilmente la loro fortuna nel mondo anche all’essenzialità che le rende uniche; c’è chi sostiene che le matrioske russe siano originariamente state ispirate proprio a queste bambole. Questa convinzione nasce ragionevolmente dal fatto che Savva Mamontov - imprenditore russo, collezionista di giocattoli raccolti in ogni parte del mondo ed animatore del circolo di Abramcevo, una tenuta agricola che raccolse nei ultimi decenni del XIX secolo artisti ed artigiani legato dalla passione per la tradizione - dichiarò in più circostanze di essere stato colpito da una piccola scultura in legno importata dall’isola giapponese di Honshū e raffigurante un personaggio riconducibile alla iconografia buddista, forse lo stesso Siddha...