Si può dire che i protagonisti del Presepe siano i bambini e le donne? Anzi, il Bimbo e la Donna per eccellenza, per dirlo in modo laico l’archetipo del Figlio e della Madre?
Pensiamo sia così, sono loro i protagonisti del Presepe, ed ancora oggi fare il Presepe è una gioia sopratutto se condivisa con i bambini.
Come fare, in tempi in cui bambini e donne sono le prime vittime di questa tragica quotidianità violenta, a fare un Presepe che non ignori la realtà ma testimoni la speranza?
Ancora una volta la bellezza dell’arte ci aiuta.
Nel nostro Presepe, come sempre, la bellezza arriva da ogni luogo e da ogni tempo, e quest’anno si manifesta nello spazio austero e ieratico dei #MagazzinidelMap di Villanova d’Albenga.
Con le bambole contemporanee dell’Artista toscano Filippo Biagioli dialogano figure presepiali che in realtà sono anch’esse bambole, con cui hanno giocato bambini Hopi, Kuna, Giapponesi, Siberiani, Namchi, Turkana, Fali…e ciò che è chiamato Sacra Famiglia, - e che forse è meglio definire Sacralità della Famiglia, intesa come soggetto comunitario che non dovrebbe essere bombardato, deportato, emarginato, offeso, irriso - qui è declinato in tre modalità diverse: la nostra, grazie ad una Natività dipinta nel XVII secolo attribuita al Savonese Domenico Guidobono, quella Africana con tre piccole figure Turkana, e quella Siberiana con il gruppo di figure Ostyak. Attorno a questi tre nuclei esistenziali , a questi tre Presepi, c’è un popolo gioioso di figure con cui hanno giocato bimbe e bimbi - perché le bambole non sono solo roba da bambine - di tutto il mondo, con quella fantasiosa serenità che in fondo è il vero spirito del Natale. Che questo spirito sopravviva ai tempi bui che stiamo vivendo dipende anche da ciascuno di noi. Buone Feste.
Mapmuseum Associazione Culturale
Associazione SituAzioni Tribaliglobali
Il Presepe Tribaleglobale quest’anno si può visitare negli spazi ancora in divenire dei #MagazzinidelMap in via Marina Verde 38 a Coasco, Villanova d’Albenga, chiamando i numeri +39 3348559850 e +39 3473454083
MERRY CHRISTMAS? WE HOPE…
Can we say that the protagonists of the Nativity scene are children and women? Indeed, the Child and the Woman par excellence, to put it in a secular way the archetype of the Son and the Mother?
We think so, they are the protagonists of the Nativity scene, and even today making the Nativity scene is a joy especially if shared with children.
How can we, in times when children and women are the first victims of this tragic violent daily life, make a Nativity scene that does not ignore reality but bears witness to hope?
Once again the beauty of art helps us.
In our Nativity scene, as always, beauty comes from every place and every time, and this year it manifests itself in the austere and hieratic space of the #MagazzinidelMap in Villanova d’Albenga.
The contemporary dolls of the Tuscan artist Filippo Biagioli are in dialogue with nativity scene figures that are actually dolls themselves, with whom Hopi, Kuna, Japanese, Siberian, Namchi, Turkana, Fali children have played… and what is called the Holy Family, - and which perhaps is better defined as the Sacredness of the Family, understood as a community subject that should not be bombed, deported, marginalized, offended, mocked - here is declined in three different ways: ours, thanks to a Nativity painted in the 17th century attributed to Domenico Guidobono from Savona, the African one with three small Turkana figures, and the Siberian one with the group of Ostyak figures. Around these three existential nuclei, these three Nativity scenes, there is a joyful population of figures with whom little girls and boys have played - because dolls are not just stuff for little girls - from all over the world, with that imaginative serenity that is ultimately the true spirit of Christmas. Whether this spirit survives the dark times we are living in also depends on each of us. Happy Holidays.
Mapmuseum Cultural Association
SituAzioni Tribaliglobali Association
This year, the Tribaleglobale Nativity Scene can be visited in the spaces still in progress of the #MagazzinidelMap in via Marina Verde 38 in Coasco, Villanova d’Albenga, by calling the numbers +39 3348559850 and +39 3473454083
Info sulle opere esposte qui https://www.academia.edu/126005467/Bambole_opere_di_Filippo_Biagioli_dialogano_con_bambole_tradizionali_Kuna_Namchi_kachina_e_una_collezione_di_bambole_Kokeshi
Info sulle bambole Kuna qui https://www.academia.edu/27701591/NUCHUKUNA_the_invisible_materialized
Info sulle bambole Kachina qui https://www.mapmuseum.it/2024/04/17/kachina/
info sulle bambole giapponesi Kokeshi qui https://giulianoarnaldi.blogspot.com/2024/12/giappone-ancestrale-le-bambole-kokeshi.html
Info sulle culture Siberiane qui https://giulianoarnaldi.blogspot.com/2022/11/archetipi-del-grande-nord-nella-terra.html
Il vero eroe non è l'individuo votato a grandi imprese, bensì chi è riuscito − attraverso le piccole cose − a costruirsi uno scudo fatto di lealtà.Paulo Coelho, Il manoscritto ritrovato ad Accra, 201 2 La foto riproduce uno scudo rituale della cultura KATU ( Vietnam, Laos ) Anche in questo caso le opere d’arte ci ricordano che i confini delle culture non sono tirati con il righello dei colonialisti, ma plasmati da un complesso sistema di fattori geografici, storici ed economici che formano i popoli e le loro tradizioni. Ci ricordano che sono permeabili, reciprocamente influenzati dagli usi e dai costumi delle persone che li abitano; luoghi di incontro, e non necessariamente di scontro. Ci ricordano anche come l’uso delle parole non è asettico, ma potenzialmente propagatore di pregiudizi e discriminazione. Questo scudo cerimoniale è abitualmente attribuito ad un popolo vietnamita chiamato Moi; già l’uso di questo termine è ambiguo e in parte irrispettoso. Infatti i diverso ...