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Portali / doors

 






“ Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite” . William Blake

I miei portali  sono tendenzialmente stretti, perché ho  imparato che superare la soglia è faticoso ed impegnativo. 

Le misure che le definiscono sono calcolate con numeri della sequenza di Fibonacci, perché arte e scienza sono sempre insieme rigore e bellezza.

Non sono inscritti in mura fisiche, perché penso che le barriere più insormontabili  siano mentali, e si debba sapere vedere  il varco che ci consente di superarle

Hanno sempre un orientamento, perché siamo comunque dentro qualcosa di più grande, di cui non dobbiamo smarrire i punti di riferimento.

Su alcuni ho posto elementi simbolici di altre culture: mi sembra rafforzino la potenza evocativa che vorrei attribuire a queste opere, e ne rendano più compiuta la bellezza; in qualche modo i Portali diventano corpi atti a sorreggere  teste  smarrite nell’indifferenza mediocre del mercato dell’arte. In altri saranno il colore, il segno e la materia a fornire l’energia necessaria a trasformarle in Ierofanie, come direbbe Pietro Rosso, affinché possano manifestare quel Sacro di cui abbiamo un disperato bisogno .

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Mat 7:13-14 )

“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno” ( Luca, 13:24 )







“If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, Infinite.”

William Blake

My doors tend to be narrow, because I have learned that crossing the threshold is tiring and demanding.

The measures that define them are calculated with numbers from the Fibonacci sequence, because art and science are always at the same time rigor and beauty.

They are not inscribed in physical walls, because I think that the most insurmountable barriers are mental, and we must know how to see the gap that allows us to overcome them.

They always have an orientation, because we are in any case within something greater, of which we must not lose the points of reference.

On some I have placed symbolic elements from other cultures: it seems to me that they reinforce the evocative power that I would like to attribute to these works, and make their beauty more complete; somehow the Doors become bodies capable of supporting lost heads in the mediocre indifference of the art market. In others, color, sign and matter will provide the energy necessary to transform them into Hierophanies, as Pietro Rosso would say, so that they can manifest that Sacred that we desperately need.

“ Enter through the narrow door, for the door is wide and the way that leads to perdition spacious, and many are those who enter through it. 14 How narrow is the door and how cramped the way that leads to life! And few are those who find it! " (Matteo 7: 13-14)

" Strive to enter through the narrow door, for many, I tell you, will try to enter but will not be able" (Luca 13:








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