LA NOSTRA LIGURIA SPEZZATA...
piangiamo i nostri morti, ringraziamo Dio per lo scampato pericolo e ripartiamo, resilienti come i nostri ulivi...
Ad ora i morti sono una quarantina...potevano essere centinaia, e di questo chi ha fede ringrazi la Madonna, chi non ce l'ha si consideri semplicemente fortunato..tutti noi liguri potevamo essere li...
E poi ripartiamo subito, capaci di vedere opportunità nella tragedia più immane.
La Liguria è divisa in due, e non solo Genova...la geografia drammatica ci mette davanti in modo ineluttabile ad una realtà che abbiamo subito ogni giorno: non siamo stati ancora capaci di trovare una soluzione al problema di spostarci in modo intelligente da un capo all'altro della nostra terra, tanto sublime quanto impegnativa così scolpita tra mare e monti . E questo è un problema culturale, non solo tecnico. Significa fare vie di comunicazione comode e utili nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti, significa avere una visione...
Ora siamo obbligati a farlo, e subito. Chi studia e lavora a Genova o nel levante ligure dovrà passare per mesi da un'altra regione per fare pochi Km, e questo è certo, come certi sono i danni che ne verranno alle persone, all'economia, alla cultura dell'intera Liguria. E questo è un problema. Chi ha interessi economici e politici, da ogni parte, userà la tragedia per il proprio tornaconto, e anche questo è certo, come è probabile che chi governa lo Stato, la Regione, il Comune capoluogo si giocherà qui il suo futuro. Metteremo a profitto questi problemi trasformandoli in opportunità? Dipende da noi, da tutti noi e non solo da chi governa. Ci dovremo mettere buonsenso, pazienza, unità ma anche coraggio, capacità di controllo, intelligenza e creatività. Ci vorrà il coraggio disperato dei tempi più duri, pena il decadimento definitivo di una Regione che è già la più vecchia d'Italia...Che fare non è solo un problema per esperti, ma per tutta la comunità e sarebbe un grave errore non aprirsi ad una discussione ampia e diffusa mirante ad affrontare il problema epocale della viabilità ligure. Si dovrebbe discutere in ogni Consiglio Comunale, favorire ed ascoltare proposte che nascano dal basso, dove a volte abita più buon senso... Di mio dico una cosa semplice e forse folle...abbiamo il mare, che è la più antica via di comunicazione che l'uomo abbia praticato...
piangiamo i nostri morti, ringraziamo Dio per lo scampato pericolo e ripartiamo, resilienti come i nostri ulivi...
Ad ora i morti sono una quarantina...potevano essere centinaia, e di questo chi ha fede ringrazi la Madonna, chi non ce l'ha si consideri semplicemente fortunato..tutti noi liguri potevamo essere li...
E poi ripartiamo subito, capaci di vedere opportunità nella tragedia più immane.
La Liguria è divisa in due, e non solo Genova...la geografia drammatica ci mette davanti in modo ineluttabile ad una realtà che abbiamo subito ogni giorno: non siamo stati ancora capaci di trovare una soluzione al problema di spostarci in modo intelligente da un capo all'altro della nostra terra, tanto sublime quanto impegnativa così scolpita tra mare e monti . E questo è un problema culturale, non solo tecnico. Significa fare vie di comunicazione comode e utili nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti, significa avere una visione...
Ora siamo obbligati a farlo, e subito. Chi studia e lavora a Genova o nel levante ligure dovrà passare per mesi da un'altra regione per fare pochi Km, e questo è certo, come certi sono i danni che ne verranno alle persone, all'economia, alla cultura dell'intera Liguria. E questo è un problema. Chi ha interessi economici e politici, da ogni parte, userà la tragedia per il proprio tornaconto, e anche questo è certo, come è probabile che chi governa lo Stato, la Regione, il Comune capoluogo si giocherà qui il suo futuro. Metteremo a profitto questi problemi trasformandoli in opportunità? Dipende da noi, da tutti noi e non solo da chi governa. Ci dovremo mettere buonsenso, pazienza, unità ma anche coraggio, capacità di controllo, intelligenza e creatività. Ci vorrà il coraggio disperato dei tempi più duri, pena il decadimento definitivo di una Regione che è già la più vecchia d'Italia...Che fare non è solo un problema per esperti, ma per tutta la comunità e sarebbe un grave errore non aprirsi ad una discussione ampia e diffusa mirante ad affrontare il problema epocale della viabilità ligure. Si dovrebbe discutere in ogni Consiglio Comunale, favorire ed ascoltare proposte che nascano dal basso, dove a volte abita più buon senso... Di mio dico una cosa semplice e forse folle...abbiamo il mare, che è la più antica via di comunicazione che l'uomo abbia praticato...
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