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copyleft. testi rari a disposizione di ciascuno 1/ Claudio Costa- Prehistorie et Anthropologie

I testi di Enrico Pedrini e Flaminio Gualdoni pubblicati in occasione dellla mostra Claudio Costa, Prehistorie et Anhropologie, Galerie 1900- 2000 Paris ( 1990) LA RICOSTRUZIONE DELL'UMANO La seconda metà degli anni '60 vede il lento declino dello sviluppo economico che aveva caratterizzato gli anni intorno al 50-60 e il continuo logorarsi dell'immagine legata all'abbondanza delle risorse. L'eccessiva produzione dei mezzi e delle merci trova sempre meno sbocco commerciale, mentre il deteriorarsi del rapporto occupazione/disoccupazione con il consequente ribasso del potere di acquisto delle classi meno abbienti, tolgono fiducia alla rappresentazione del futuro La caduta della sfera economica, le aspettative deluse, i desideri inappagati, diventano motivi e concause per la messa sotto accusa del sistema politico-sociale. La protesta, sia nella piazza che nelle assemblee universitarie, ben presto si trasforma in una grande rivolta (Maggio '68), dove gli individ
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Perché voglio bene a Sabatelli..

Antonio Sabatelli, ceramica e smalti. cm 42 circa . 1970. https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Sabatelli Perchè voglio bene a Sabatelli Per rendere comprensibile questa affermazione devo raccontarvi prima qualcosa di me. Tra le mille leggende che circolano sul mio passato, e che ormai mi divertono, una sola ha un qualche fondamento: nei primi anni ’80 del secolo scorso ebbi seri problemi economici, che finirono nell’usura. All’epoca mi sembravano insormontabili, in realtà sono stati la mia fortuna. Ero una “giovane promessa”, ma in un attimo mi trovai il vuoto attorno, e imparai a caro prezzo a dare il giusto peso a persone e scelte di vita. I problemi economici nacquero da una ubriacatura compulsiva di arte associata in modo micidiale al fatto che, come diceva mio padre, ho litigato con i soldi da piccolo e non ho mai fatto la pace. Da quella antica lite mi è rimasta però la convinzione che il valore economico di un’opera d’arte non sia assoluto, e per certi versi nemmeno

Topeng, la forma formante / TOPENG, THE FORMING FORM

Bali, e l’Indonesia in generale, pagano con la notorietà turistica il prezzo della sottovalutazione di una storia millenaria e suggestiva. Una delle forme più banalizzate ma profonde della tradizione di quei popoli è la danza tradizionale. I turisti frettolosi che fotografano quella fantasmagorica performance fatta di suono, colore, immagine probabilmente non sanno che ogni volta viene messa in scena la creazione del mondo, lo scontro tra forze primordiali incarnate nella lotta eterna tra il bene e il male. E la maschera e’ protagonista.
In realtà Topeng non definisce esattamente il termine maschera, ma più in generale una precisa forma di teatro drammatico che è insieme una cerimonia liturgica spettacolarizzata. Significa pero’ letteralmente “qualcosa premuto contro il viso” ad implicita dichiarazione della relazione intima tra la maschera, chi la indossa e ciò che insieme evocheranno. L’oggetto in sé ovvero il legno scolpito e dipinto, si chiama Tapal. E’ realizzata con il pule, le

Il mio 25 APRILE. La commemorazione che non sentirete altrove...

Quando la bellezza vale ma non necessariamente costa… Note a proposito di una collana Mehrunnisa, Banjara / When beauty is worth but not necessarily expensive... Notes on a Mehrunnisa necklace, Banjara.

“ Gioiello prov. joiels; a. fr. joiel, joël, mod. joyau; cat. joyell; sp. joyel, joya; port. joiel; (ingl. iewell, ted. juwel): voce congiunta indubbiamente a GIỎIA [= GÀU- DIA onde *GAUDIÈLLUM] nel senso di cosa preziosa, di gemma, di cui ha la parvenza di diminutivo. Però gli etimologi che assegnano a gioia la derivazione da Jò- CUM giuoco, preferiscono trarre gioiello direttamente da JOCALE, che nella barbara latinità venne [inesattamente) usato per significare monile, gemma, anello ed altra cosa preziosa” . ( ETIMO.IT) Gioia, gioco…nel profondo del concetto di gioiello non c’è il valore economico, ma quello esistenziale. Ancora una volta la bellezza ci obbliga a riflettere, visto che in gran parte del mondo “civilizzato” invece la preziosità è associata al valore economico. Anche sul termine “ prezioso” ci sarebbe da dire…deriva dal latino pretium, che si può tradurre sia prezzo che pregio…la ricerca etimologica è un viaggio senza fine, quindi torniamo sul concetto di gioiel

LA casa degli Artisti di Vendone : un nuovo spazio nel nome di Rainer Kriester

IL BISOGNO DI SEMINARE. Note a proposito di un antico libro, della felicità e dei campi, larghi o giusti che siano…

Le metafore sulla necessità di coltivare campi, giardini e quant’altro sia coltivabile sono usate ( ed abusate) da sempre. La penultima grande rivoluzione che cambiò la storia dell’umanità, quella neolitica, fu caratterizzata dall’invenzione dell’agricoltura; sapere che ci si poteva fermare e mettere radici ( a proposito di metafore agricole…) senza morire di fame, grazie alla possibilità di coltivare e raccogliere cibo, cambiò nel bene e nel male il rapporto degli esseri umani con l’esistenza stessa. Da cacciatori e raccoglitori i nostri antenati divennero sempre più stanziali, nacquero la ceramica, la tessitura, gli eserciti, le religioni monoteiste ; nacque sopratutto il concetto di proprietà privata. Quel pezzo di terra coltivata diventava presente e futuro da difendere e/o da conquistare ( leggi rubare…) , diventava icona assoluta destinata a legittimare ogni azione, anche la più violenta. Intendiamoci, gli esseri umani si scannano da sempre , fin dai tempi ( metaforici…) di Ca